NON IMPORTA QUALE CIMA SI SALE QUANTO LA CAPACITA' DI SOGNARLA



sabato 27 settembre 2014

CORNO PICCOLO CRESTA NORD-NORD-EST 22 SETTEMBRE 2014

LA CRESTA NNE DEL CORNO PICCOLO

ALESSANDRO

MARCO

MARCO IN VETTA


Accesso:  dal piazzale di Prati di Tivo (m 1450), rinomata localita’ turistica del versante teramano del Gran Sasso, si prende a sinistra (con faccia al Corno Piccolo) una strada prima asfaltata, poi sterrata, che sale ad un largo valico (a volte e’ presente un laghetto sulla sinistra) tra la Cima Alta e il piede del crestone dell’Arapietra, in una zona conosciuta come Piana del Laghetto (m 1650) a circa 3,5 km da Prati di Tivo.   Da qui parte un sentiero sulla destra che risale un dosso erboso (si nota una grossa croce a sinistra), raggiunge la cresta dell’Arapietra e la segue integralmente lungo un percorso evidente.  Dopo un risalto ripido, la pendenza del sentiero diminuisce e questo transita nei pressi dell’albergo abbandonato (conosciuto come «albergo diruto»), a una quota di circa 1900 m, continua in leggera salita, sul crestone che si fa molto largo, fino a raggiungere la stazione superiore della seggiovia che sale da Prati di Tivo (oggi chiusa per lavori di ammodernamento).  Appena sopra la stazione della seggiovia, verso il Corno Piccolo, sorge un roccione, conosciuto col nome di Pietra di Luna (m 2028) e, ai piedi di questo, in una nicchia, c’e’ la statua della Madonna del Gran Sasso (la Madonnina) a m 2015.  Questa zona rappresenta un famoso punto di passaggio obbligato per tutte le escursioni e le ascensioni di questo versante del Corno Piccolo e del Gran Sasso in generale.  Da qui si ha una splendida vista sull’intero gruppo del Gran Sasso, sui Monti della Laga e verso il mare Adriatico.
 Primi salitori:  Enzo Jannetta e Aldo Bonacossa, 1 novembre 1923.
 Prima invernale:  Luigi Barbuscia e Sergio Lucchesi, 17 marzo 1957.
 Considerazioni generali sull’ascensione:  Questa ascensione, che non presenta grandi difficolta’ se non nel tratto iniziale (alcuni passaggi di 4° e 4°- nel superamento di un diedro e di un camino-diedro),  ha uno sviluppo di circa 500 metri, ma il dislivello complessivo di oltre 1250 metri e la  lunghezza complessiva dell'intero itinerario consigliano di non sottovalutarla!
 Difficoltà:  AD- con passaggi fino al IV.

SALITA EFFETTUATA DA
MARCO  E  ALESSANDRO