NON IMPORTA QUALE CIMA SI SALE QUANTO LA CAPACITA' DI SOGNARLA



sabato 10 dicembre 2016

CIAO PIE'


Pierfederico o anche Pier, Piero, PierFy amava la montagna e lo sport. E queste sue passioni le ha vissute appieno nel lavoro e nel tempo libero.

Pierfederico è stato tra i fondatori del CAI ad Orvieto ed apparteneva al gruppo alpinistico locale.
Il logo del gruppo lo ha ideato Federica, sua figlia. 
Da qualche giorno, per noi, quel logo ha un valore in più perché ci ricorderà Pierfederico e la sua famiglia.

La prima riunione del gruppo si svolse in un locale, a Bolsena, che aveva scelto PierFederico. A lui piaceva la compagnia e la cucina. Per ciò, a volte, gli dicevamo bonariamente che forse questo non andava troppo d’accordo con l’arrampicata. 
Ma l’amicizia e lo stare insieme sono per noi valori ben più alti della prestazione in falesia.

Pierfederico aveva ritrovato, nell’arrampicata,  un amico del periodo viterbese che a sua insaputa, ma come lui, si era avvicinato a questa disciplina. E insieme frequentavano Ripa Maiala, che al di là del nome buttero, è un luogo quasi magico. 
E lì erano, insieme, sabato scorso. In nome dell’amicizia e della passione.
E lì vorremmo tracciare una via con il suo nome.

L’arrampicata, per Pierfederico e per tutti noi, non è la ricerca del pericolo 
ma semmai l’occasione di provarsi, di avere un contatto diretto con la natura, di vivere l’amicizia.
Cultori della sicurezza, dell’arrampicata come gioco e non come sfida estrema, solo un estraniazione può darci una ragione a quello che è accaduto.

Nel giro di due anni il combinarsi di questioni personali e l’essere in montagna  ci ha privato di due amici come Marco Tanara e Pierfederico Manciati. 
Per entrambi, per molti, ciascuno nel suo modo e misura, conta quello che scrisse  Ada Gobetti: Vado in montagna più per la paura di non vivere che per quella di morire.

lunedì 17 ottobre 2016

VIA MAURIZI-PERUCCI Monte Bicco Domenica 17 ottobre

Sembra un cammello che bacia la parete....

Alex

Enrico

sosta


Enrico su uno dei tiri un pò discontinui

LA  VIA
L1 III
Comincia sulla sinistra dello spigolo, una facile arrampicata di III che conduce dentro un canale-camino, scomodissimo per chi porta lo zaino, fino a spuntare su un terrazzo eccezionale su cui si fa sosta. 
L2 IV-
Dalla sosta si procede verso sinistra e poi verso l'alto, con un facile passaggio per cui è necessario usare bene i piedi. Me lo lavoro io. I chiodi sono vecchi ma sembrano solidi e non abbiamo nessuna intenzione di testarli, d'altronde le difficoltà non sono tali da far pensare un volo. Si esce su un terrazzone erboso in pendenza, da percorrere fino alla fine dove si trova la seconda sosta.
L3 II/III
Si continua per le facili roccette verso l'alto per linea intuitiva e stando ben attenti a non far partire sassi. Il terreno di progressione è detritico, la roccia si sfalda facilmente e l'arrampicata è spesso interrotta da spiazzi o terrazzini. Tutto molto improteggibile, ma non rischioso.
L4 II/III
Come sopra
L5 III
Si procede verso sinistra dove è ben visibile un chiodo per effettuare un traversino e proseguire verso l'alto fino alla sosta successiva.
L6 III/IV
Si incontra un passaggio su una fessura a sinistra di un spigolo roccioso di due metri e mezzo. La protezione è bassa e per proteggermi con un friend passo a destra dove la roccia è veramente pessima, appena sopra il passaggio si trova una bella placchetta su fix nuova nuova. Poi la difficoltà finisce.

SPIGOLO BONATTI sabato 15 ottobre 2016

MARCO SUL PRIMO TIRO

QUASI ALLA SOSTA DEL PRIMO TIRO

ROBERTO SOSTA PRIMO TIRO

SECONDO TIRO

DITO DI MARCO.......RIPARATO

MARCO IMPEGNATO SUL TRAVERSO BONATTI

VETTA VISTA MARE.....

LA VIA



L1: Diedrino, poi in placca sul filo dello spigolo, quindi leggermente a sinistra e superare il muretto poi verso destra alla sosta. 6a - 28 m - 10 fix
L2: Verso dx in placca e poi muretto. Quindi diedrino inclinato fino a traversare verso dx andando a prendere uno spigolo che porta alla sosta. 5c - 35 m - 15 fix
L3: Diritti in un diedrino poco accennato, poi traversare verso destra su terreno più facile fino alla sosta alla base del pilastro sommitale. 3c - 25 m - 6 fix
L4: Salire leggermente verso destra e continuare diritti fino al termine del pilastro. 5b - 32 m - 11 fix
L5: A destra andando a prendere il filo dello spigolo e continuare su di esso su roccia rotta, poi leggermente a sinistra fino alla sosta. 3a - 30 m - 4 fix
L6: Camminare per circa 10 metri sul filo dello spigolo, poi al 1° spit uscire a dx in piena parete e continuare in traversata fino al 2° intaglio dove si risale sullo spigolo, quindi facilmente alla sosta. 5c - 37 m - 10 fix

martedì 27 settembre 2016

MONTE ARGENTARIO 25 SETTEMBRE 2016

Una domenica da incorniciare....................

Temendo di trovare molte cordate, siamo partiti da Orvieto molto presto. Alle 7,30 del mattino eravamo già sotto il massiccio roccioso di Canne D'organo.

Due cordate (Sandro Ricci- Emanuele Buchicchio) (Villani Marina-Pintavalle Francesco) hanno attaccato la via "FEELING" tre bei tiri indipendenti con difficoltà fino al 6a per poi uscire sullo spigolo e arrivare in cima con gli ultimi due tiri dello stesso.

Le altre due cordate (Roberto Basili-Andreina Caiello) (Alessandro Barone-Marco Zena-Enrico Millotti) sullo via dello spigolo cinque bei tiri divertenti sui quali alessandro Barone e Enrico Millotti si sono alternati al comando della cordata per la loro prima esperienza assoluta da copocordata!!!

Il sole splendente, il clima ottimo e il panorama mozzafiato hanno fatto da cornice a questa bellissima giornata di arrampicata e di AMICIZIA.
Base della via dello Spigolo Enrico si accinge a partire

Andre si lega....

Prepariamo le corde

Enrico visibilmente soddisfatto dopo il suo PRIMO tiro

L'inossidabile Marco

La new entry Francesco alla prima coi GAO'S grande acquisto!!

Emanuele sfoggia la variante blu delle nuovissime maglie gao's

Il doctor Sandro

....il mare....

in sosta

All'uscita della via

Immancabile foto di gruppo

martedì 2 agosto 2016

MONTE ROSA EXPEDITION 20-25 luglio 2016

                                                          ALPE   2             GAO'S   0

Partiti, nonostante il meteo non fosse favorevole ma  la speranza di riuscire a fare qualcosina era, come il morale del gruppo, alta!

Partenza mercoledì e dopo un bel viaggio tra chiacchiere e barzellette arriviamo in Val D'Ajas e come di prassi al Barone viene fame così abbiamo un primo assaggio della cucina valdostana!


Dopo il luculliano pranzetto approcciamo il parcheggio a fine valle, carichiamo gli zaini e ci avviamo baldanzosi lungo il sentiero che ci porterà al rifugio Ferraro, prima tappa del programma.

Super gao's al rifugio Ferraro
Giovedì di buon mattino ci incamminiamo per raggiungere la nostra base operativa, il rifugio "Guide D'Ajas a 3420 mt, dovremo superare un dislivello complessivo di 1500 mt circa con zaini abbastanza pesanti ma abbiamo tutto il giorno a disposizione, la prima parte del sentiero è abbastanza agevole con un tratto impegnativo dal Pian di Verra Superiore fino al rifugio Mezzalama.

Rifugio mezzalama
Il  tratto successivo per raggiungere la nostra meta di oggi, che già si intravede 450 metri più in su, è chiamato "l'ammazza-cristiani", ci sarà pure un perchè!

Caratteristica posizione del rifugio Guide D'Ajas

Nonostante il dislivello e il peso degli zaini raggiungiamo il rifugio giusto per l'ora di pranzo......
Dopo esserci riposati un paio di ore la riunione operativa porta alla decisione di effettuare un tentativo venerdì mattina, sveglia antelucana alle tre e mezza, riusciamo a partire alle 5,00. 
Alla luce del giorno appare chiaro che dovremo rinunciare alla vetta, l'orizzonte è nero come da
previsione. Alle sette e mezza , giunti a quota 4000 metro più metro meno, decidiamo di tornare sui nostri passi. La decisione si dimostrerà saggia in quanto appena in vista del rifugio comincia, dapprima una pioggerellina che ben presto si trasforma in acqua mista a neve........

Sul colle scrutiamo il cielo....

In vista, si fa per dire, del rifugio sulla via del rientro

Passiamo il resto della giornata in cazzeggio al rifugio, purtroppo anche per domani il meteo è brutto un bel pò, con non molta gioia siamo costretti a decidere di scendere, domattina niente tentativi, tiriamo a valle.
Così sabato mattina sotto un cielo che minaccia acqua da un momento all'altro ci incamminiamo per scendere il 1740 mt che ci porteranno al furgone, nonostante tutto il morale è alto.
A metà strada tra il rifuguo Guide D'Ajas e il Mezzalama, su un colle con una vista mozzafiato in prossimità di un'ometto segnavia, lasciamo la bandierina ricordo per Riccardo, figlio del nostro amato amico Marco, recentemente scomparso, inutile dire che la commozione ci prende un pò a tutti.



Nonostante il maltempo ne è valsa la pena. Per noi i rapporti umani e l'amicizia valgono molto di più di una vetta. Per questa, torneremo il prossimo anno.

Val D'Ayas , Monte Rosa arrivederci!!!!!!!!11

GAO'S partecipanti:

Alessandro Salvatore
Allegrini Marco
Barone Alessandro
Basili Roberto
Ferrari Stefano
Millotti Enrico
Nannarelli Alberto
Zena Marco


mercoledì 13 luglio 2016

CORSO AR1 TORRI DEL VAJOLET 8-9-10 LUGLIO 2016

USCITA FINALE DEL CORSO AR1 UNA DUE GIORNI INTENSA SULLE TORRI DEL VAJOLET CON I GAO'S : ROBERTO B. ALESSANDRO B. MARCO A.
Alessandro Barone impegnato sul bellissimo "Spigolo Piaz"IV +  sulla torre Delago

A volte le soste sono un pò affollate....

L'ardita guglia Spiz Piaz due tiri di IV+

Cordate in cima alla torre Stabler dopo aver percorso la via Fherman con variante Vinatzer V

Cordata in cima alla torre Winkler dopo aver percorso l'omonima via di V

Le torri nel loro splendore

Marco in vetta allo spigolo Piaz !!!!